Gestione del riordino merce (efficiente) con un gestionale: ecco, come!

Gestione del riordino merce (efficiente) con un gestionale: ecco, come!

Avere un magazzino pieno di merce sta diventando sempre più difficile.
Per non parlare del rischio di riordinare merce al fornitore magari non del tutto esaurita dal nostro magazzino.

La gestione del nostro magazzino, con le annesse attività di riordino della merce dal fornitore, può proporci svariati imprevisti quotidiani, come ad esempio:

  1. Scorte dei fornitori ai minimi termini, a causa dei fatti di cronaca degli ultimi anni;
  2. Tempistica di consegna sempre più diluite nel tempo;
  3. Costi di gestione sempre più alti e suscettibili di modifiche e/o cambi.

Questi sono (solo) alcuni dei problemi che certamente affronti tutti i giorni nella tua azienda.

(Sul nostro canale YouTubeche ti invito a visitare partendo da questo link – affrontiamo in alcuni video dedicati  ulteriori e più comuni problemi associati alla gestione efficace del magazzino)

Ma non basta, un ulteriore problema comune, in tutte le aziende alle quali abbiamo fatto consulenza in questi anni, è sempre stato legato ad una corretta gestione del riordino merce. 

Un buon gestionale per la gestione del riordino merce

Un buon gestionale per la gestione del riordino merce è tale se gestisce il riordino merce in base a calcoli statistici ben calibrati per evitare ordini di merci già in magazzino.

All’arrivo della merce del fornitore, un buon gestionale per la gestione dei riordini, deve consentire la stampa degli articoli presenti in bolla ma che devono essere consegnati ai clienti onde evitare errori.

Il riordino merce, così detto automatico, deve poter determinare la quantità di articoli o prodotti da ordinare sulla base di parametri come il tempo di riordino, tenuto conto del fornitore abituale e la previsione di vendita.

Ecco come Wi.Ne.Mo può aiutarti in modo semplice e veloce

Ulteriori dettagli e curiosità, sempre a portata di mano, puoi trovarli spulciando il nostro Blog.

Per il resto, non mi resta che salutarti, caro Lettore, ricordandoti che “ci vediamo dall’altra parte!”.

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